Torbole sul Garda, Italia
Nuovo hub di eccellenza degli sport velici, un masterplan per la Conca d'Oro
Su questo progetto
Dall'analisi generale del contesto di estremo valore paesaggistico, e dalle riflessioni sui segni che lo caratterizzano, si è considerato il lago come un grande vuoto centrale definito da un bordo dalla forte caratterizzazione naturale e da una concentrazione di elementi antropici che definiscono i centri abitati. Le grandi masse rocciose che comprimono il perimetro, restituiscono un ambiente introverso e palindromo. Da ogni punto, il lago guarda se stesso. La percezione del paesaggio non ha gerarchie. Da qui, la scelta di intervenire nell'area di progetto, considerandola al contempo testata del sistema antropico da nord-ovest e punto d'inizio, "una porta" arrivando da sud-est. La riqualificazione paesaggistica e la continuità percettiva del contesto rappresentano un tema chiave nella progettazione dell'area, per esaltare il paesaggio naturale e culturale, migliorare la fruibilità degli spazi e definire connessione armoniose tra uomo, natura e artificio. Il progetto mira a restituire qualità estetica e funzionale all'area garantendo le funzioni richieste per la godibilità dei nuovi spazi e la pratica dello sport. Esaltare la bellezza naturale del lago, mirando ad una integrazione armoniosa nel paesaggio e integrare il lungolago con il tessuto circostante, mediante una forte caratterizzazione formale, migliorandone l'accesso fisico e visivo per i residenti e i turisti. Un progetto di architettura nel paesaggio, una terrazza contemporanea sul lago di Garda per la valorizzazione del luogo mediante l'inserimento di elementi contemporanei.
Concept
Geometrie che ridefiniscono il disegno dell'area e si inseriscono nell'ambiente
L'idea principale è creare uno spazio che si conforma mediante la stratificazione di elementi e segni, favorendo la godibilità a più livelli e in tempi distinti. Un piano terra, dal bordo disegnato e piani inclinati che scivolano in acqua, sono il grande "vassoio" su cui poggiano i blocchi funzionali costruiti, semplici, disposti in maniera indipendente, che, slittati e ruotati reciprocamente definiscono uno spazio fluido garantendo aperture e relazioni visive e funzionali con il contesto. Un grande piano orizzontale plana su di essi e si configura come la terrazza del belvedere, progettato per offrire una vista spettacolare e immersiva del lago e dell'ambiente circostante. I due sistemi dialogano mediante le grandi forature ellissoidali sul piano, sottrazioni di materia che definiscono continuità verticale e restituiscono giochi di luce e ombre al piano sottostante connesso da rampe e scale.
Geometrie pulite ridefiniscono il disegno dell'area e si inseriscono nell'ambiente. L'uso di livelli diversificati permette un uso differito degli spazi ad ogni livello. La terrazza, "la piastra" funge da trait d'union tra architettura e paesaggio, per enfatizzare il rapporto visivo con il lago nell'ambiguo gioco di appartenenza e di estraneità. Sostenere la poetica contemplazione dei luoghi, nel sistema delle relazioni in un complesso equilibrio tra spazio naturale e fatto umano, tra percezione sensoriale e significati.
Stare dentro, immergersi nell'intimità degli spazi, sentire come l'architettura riesca a guidare la percezione, a modulare la luce, il suono, e il rapporto con l'esterno
Il paesaggio come un elemento vivo e attivo del progetto, esperienza umana dello spazio costruito
Stare dentro l'architettura, svelare il paesaggio, il rapporto profondo… dimensioni inseparabili
L'interiorità dell'architettura come strumento di comprensione del paesaggio
Abitare un edificio in tensione poetica
Architettura e paesaggio non sono antagonisti, ma attori di un dialogo continuo