“Il controllo è necessario se le variabili dell’oggetto, luce, spazio, struttura devono funzionare. L’oggetto non è diventato meno importante”

                                                                                                             Robert Morris

“Aspiravamo a un nuovo ordine che potesse ristabilire l’equilibrio tra il cielo e l’inferno”

Hans Arp

“L’arte per l’arte. Perché no? L’arte per vivere. Perché no? L’arte per piacere. Perché no?
Che importa. Se è arte.”

                                                                                                                    Paul Gauguin

Studio di Architettura Emiliano Spaziani Architetto Frosinone. Tavole e progetti 28

Parole dell'Arte

Variazioni

Distorsioni

Fusioni che si compiono nel complesso gioco delle parti dell’espressione artistica.

IMMAGINE, COLORE, FORMA, RITMO, FUNZIONE, RELAZIONE…

L’espressione dalla scala di rappresentazione più grande a quella più piccola
M I C R O – M A C R O
Frammenti, Schegge, Tessiture spaziali,

Alterazioni spazio-temporali,

Contorsioni, Evoluzioni,

il fuori dentro/il dentro fuori,

Vibrazioni,

Invenzioni,

Desiderio e Sogno

immagini che emergono nella mente, arcipelaghi esplorati attraverso i tracciati dei nostri passaggi.

Le opere

Le opere esplorano mondi che si definiscono attraverso una scomposizione spazio-formale che evoca il dinamismo regolatore di ogni manifestazione vitale.

I frammenti di superfici su cui vibrano, si contorcono, si avvicinano e allontanano i segni, sono quelli compresi tra le forze opposte che generano realtà nel punto del loro incontro.

I paesaggi, la dispersione e il microelemento non visibile ad occhio nudo che necessita di ingrandimenti inverosimili, le attrazioni della materia ed il loro allontanamento, le particelle non aggregate che vagano nel cosmo e dentro di noi tracciando continuamente traiettorie imprevedibili soggette a molteplici interpretazioni.

Cromatismi, strati vibranti, gesti distratti che non rappresentano ma evocano, non dipendono cronologicamente ma simultaneamente, che disgregano e ricompongono a ritmo incessante il coro di percezioni.

“Il mio paese ideale è l’immaginario, e l’immaginario è il viaggio tra ciò che è davanti e ciò che sta dietro l’obiettivo”

W. Wenders, Lo stato delle cose

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