Città di Roma, Italia
Celebrazioni per i novant’anni dalla nascita di Italo Calvino, Mostra “In viaggio con Calvino”
Acquario Romano – Casa dell’Architettura
Piazza Manfredo Fanti 47, Roma
CONSULTAZIONE DI IDEE IN DUE FASI PER L’ALLESTIMENTO DEL GIARDINO
ESTERNO
Progetto vincitore, Primo premio
Su questo progetto
Nell’opera di Italo Calvino si è cercato di rintracciare alcuni dei temi, che, in maniera quasi costante hanno caratterizzato la produzione letteraria dello scrittore.
Dalle sensazioni suscitate dagli scritti e dal desiderio di percorrere quei luoghi leggeri e immateriali, quei paesaggi della mente tanto sognati ma nello stesso tempo tanto veri da sembrare conosciuti, fino al punto di appartenerci come esperienza spaziale fisica e mentale.
Quei luoghi visitati nel pensiero ma non ancora scoperti o fondati (Le città Invisibili).
Lontano, prendeva forma nella mente una tessitura di linee spezzate e oblique, con segmenti che tendono a sporgere fuori dagli angoli, proprio come quella che Calvino diceva essere la forma del mondo.
Contemporaneamente queste - ragnatele di rapporti intricati che cercano una forma – cominciano a insinuarsi tra gli elementi del giardino quasi a costituire (una grande scatola vuota per accogliere le ombre del mondo), una scatola che contiene tutto e niente, che s’interseca con i percorsi e le traiettorie del visitatore formando circuiti disordinati e sconnessi in cui i fantasmi dell’uomo contemporaneo vagano alla deriva.
Una scatola che riporta alla mente quelle città oniriche leggere come aquiloni, traforate come pizzi, trasparenti come zanzariere.
Senza spessore, fatte di dritto e rovescio che si celano e si svelano al ritmo incessante delle percezioni del paesaggio
inteso come insieme di segni da decifrare.
Un insieme di segni che evocano una fruizione dinamica dello spazio, in cui il labirinto metallico, simultaneamente, oscilla tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo.
Linee che si allacciano e slittano in altezza, riportando alla memoria le visioni dall’alto che Cosimo aveva dalla sua casa sull’albero, dove tutto si sfalda e si moltiplica lungo il filo che lega gli eventi, gli accadimenti del mondo e dello spazio, nell’universo “finito” e instabile nei suoi confini.
Confini fragili, labili, che si tendono traballanti tra i gradi vuoti, tra le zone tanto oscure quanto affascinanti della complessità che ci ingloba e ci fa smarrire, inevitabilmente, tra la molteplicità delle cose.
Concept
Sezione
Vista Generale
Planivolumetrico

Vista 1

Vista 2

Vista 3
