Città di Matera, Italia
Concorso di Progettazione, un Museo per la Città Antica
Su questo progetto
L’organismo architettonico del museo nasce dalle riflessioni sulla città e sul ruolo che esso può giocare nel tessuto urbano. Trovandosi al limite tra la città storica e la nuova espansione, è pensato come un corpo riconoscibile e identitario che si insinua nell’immagine della città. La sua pianta, dalla forma regolare registra il rapporto con le strutture storiche esistenti e circoscrive, definendoli, spazi pubblici con la vocazione dell’incontro e della sosta.
Un grande monolite che contempla e ammette lo scavo come operazione concettuale, fortemente identitaria della città di Matera.
Il volume regolare, con la sua altezza denuncia la morfologia del sito e ne diventa protagonista, elemento regolatore che nel suo conformarsi e nel suo relazionarsi con il contesto urbano e paesaggistico, trova la sua espressione formale. Un grande fronte opaco caratterizza il prospetto nord-ovest. Una parete continua, interrotta solamente dalla piccola rientranza che denuncia l’accesso alla piazza, al nuovo belvedere sulla città, e da un taglio orizzontale tra la parete verticale e la piega di copertura, come dissolvenza formale e materica. Una parete muta, che come un grande sipario, nasconde la scena e invita lo spettatore alla curiosità, all’immaginazione dell’altrove.
Nel prospetto sud-ovest il volume inizia a svuotarsi mediante la sottrazione di materia.
L’ombra e il vuoto si insinuano nello spazio e diventano elementi caratterizzanti del prospetto sud-est, dove la leggerezza e la trasparenza del vetro denunciano la grande relazione visiva con la città storica.
Della pietra ne resta qualche frammento, solo la memoria.
La consistenza delle pareti, scandite da un’orditura in lastre orizzontali con interruzioni di listelli verticali si contrappone alla leggerezza delle pareti vetrate. Lo spazio celato e lo spazio svelato dal disegno dei vuoti, diventano le luci e le ombre che caratterizzano il progetto.
Una gemma, un corpo vetrato taglia il volume nella sua nella sua trasversalità, di giorno assorbe la luce, la cattura e di notte la emana. Un elemento identitario del museo che diventa la lanterna della città di Matera. Tutta la superficie orizzontale del nuovo intervento è pensata con la stessa pietra del museo. Con il suo conformarsi e con la sua texture ne denuncia l’appartenenza e la continuità con il luogo. Una continuità espressa nella flessibile relazione interno-esterno che mediante le vetrate apribili al piano terra rendono lo spazio museale variabile, dall’ intimo silenzio quotidiano del lavoro e dell’esposizione, al dinamico rumore di eventi e manifestazioni alla scala più ampia.
Prospetto
Sezioni
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